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MILANO: NUOVE TENDENZE AL PAC E ALLA BESANA





Corrado Levi al Padiglione d'arte contemporanea fino al 25 del mese con Il Cangiante e Flavio Caroli alla Besana fino al 28 di febbraio con Nuove geometrie si contendono l'interesse del pubblico con due rassegne dedicate alla situazione attuale dell'arte. Un titolo premonitore per la mostra al Pac. Il Cangiante, vale a dire "la mutazione fluida della sensibilità, l'arguzia intellettuale, l'energia mentale, l'ironia, la dissoluzione dell'ideologia dell'arte e insieme il rigore, la serietà del gioco...". Due i poli su cui è giocata l'esposizione - i fenomeni attuali e le avanguardie storiche e recenti - con la presentazione di opere che vano da Otto Dix, Picabia, Filippo De Pisis o Carol Rama a Alighiero e Boetti, Gilbert & George, Bill Woodrow, Mario Merz, Salvo o Giulio Paolini, per non citare che alcuni dei quasi ottanta artisti in mostra.

Nuove geometrie, riprendendo la definizione del movimento che in pochissimi mesi ha invaso la scena artistica internazionale partendo dagli Stati Uniti e da Vienna, documenta, dopo anni di espressionismo, un "nuovo moralismo" per dirla con Caroli. Al di là del neo-figurativo e del neo-informale, evoluzione del filone astratto, l'ipotesi "geometrica" è stata avanzata da un nutrito gruppo di artisti ora presenti alla Besana. Degli austriaci Franz Vana, Helmuth Mark, Helmut Rainer, Heimo Zobernig, Franz Graf, Brigitte Kowanz, Peter Kogler, Evelyne Egerer, dell'americano Peter Halley, del francese Thierry Cheverney e degli italiani Alessandro Mendini, Giovani Asdrubali e Mariano Rossano sono esposte le opere più significative, documentate nel catalogo edito da Electa.





Laura Maggi




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