GUERRESCHI ALLA BESANA CON "NUOVE GEOMETRIE"
Si aprano stasera alla Rotonda della Besana di Milano ledue mostre del ciclo "esanaottanta"
del terzo turno dedicato stavolta ad un'antologica di Giuseppe
Guerreschi, il grande pittore milanese scomparso l'anno scorso a 56
anni, e ad una rassegna ideologica dal titolo "Nuove geometrie",
entrambe aperte fino al 28 febbrario prossimo.
La mostradi Guerreschi, prima
antologica pubblica dopo la morte dell'artista, che currata da Renato
Barillie che reca, nel catalogo. Electa una testimonianza di Giorgio
Masherpa, vanta una ristretta ma selezionatissima serie di dipinti, una
tretina in tutto. Dal realismo esistenziale degit inizi (quando
Guerreschi, tra l'altro, vinse il "San Fedele" alla evoluzione nelle
"poetiche del l'oggetto", dal cartellonismo, agli stereotipi al "pop"
vero e proprio. Incisore formibabile (dotato di un segno senza colore,
tutta linea, penetrante a definitorio come una lama, come una sentenza)
Guerreschi porto nel quadro questa sua linea "energetica" usando il
colore spesso in chiave di "media" con un commento emotivo e al tempo
stesso definitorio del quadro. Come si dice in catalogo, egli "arrivo
quasi a presagire le attuali poetiche della citazione o a costeggiare un gusto neometafisico e surreale, pur restando sempre estremamente personale".
Quanto all'altra ressegna,
curata da Flavio Caroli, essa mostra l'opera degli austriaci Vana,
Mark, Rainer, Zobernig, Graf, Kovanz, Kogler, Egerer, dell'americano
Halley, dell francese Cheverney e degli italiani Asdrubali e Rossano,
tutti quanti "profeti" di quel nuovo astrattismo neo-geometrico o
neoconcettuale, d'une situazione cioè che pare in via
d'affermarsi sulla scena internazionzle, come s'e profilatoanche alla
recente Biennale, ben sostenuta anche dal mercato oltrechè dalla
giovane critica internazionale. Anche questa rassegna, da meditare,
certo, è dotata di un ricco catalogo "Electa".
F.B. L'avvenire. 12 décembre 1986