Page d'accueil
Période I
Retour à la Période II
Période III
Période IV
Période V
Période VI





ESPRESSIONI DELLA  RICERCA


Dall'astrazione all'immersione nel reale


Organizate a coppie e dedicate alle nuove situazioni artistiche italiane e internazionali, oltre che a riconosciuti protagonisti dell'arte contemporaena, le rassegne che il Comune di Milano -Ripartzione cultura- intende sviluppare nelle spazio espositivo delle Rotonda di via Besana a Milano seguono una linea programmatica iniziata circa 20 anni fa con la rievocazione del "Nouveau Réalisme".

La serie di mostre quindi dal taglio sperimentale, affidata ai critici Renato Barilli e Flavio Caroli, vuoie compendiare talune situazioni emergenti nel panorama della ricerca artistica attuale. le due rassegne, relative al 3° ciclo, inauguratesi il 12 deciembre ed aperte sino 28 febbraio, sono "Nuove geometrie" e "Giueppe Guerreschi" e sono accompagnate da due cataloghi publicati dalle casa editrice Electa, contenenti rispettivamente le riproduzioni delle opere e i saggi di Flavio Caroli, Heidi Grundmann, Renato Barilli e Giorgio Mascherpa.

"Nuove geometrie" mostra il lavoro degli austriaci Evelyne Egerer, Franz Graf, Peter Kogler, Brigitte Kowanz, Helmut Mark, Helmut Reiner, Franz Vana, Heimo Zobernig, dell'americano Peter Halley, del francese Thierry Cheverney e degli italiani Giovanni Asdrubali, Alessandro Mendini e Mariano Rossano.

Accanto alle ricerche astrato-informali, negli ultimi si è configurata internazionalmente una situazione artistica ancora di tedenza astratta, ma più concentratasui valori di un nuovo spirito geometrico, o costruttivistico, o neoconcettuale.

Tale tendenza, che non procede per contrapposizione rispetto alla piturra neoinfomale, ma per interna evoluzione, come dimostra la storia di parecchi suoi protagonisti, testimonia un rinnovato desidero di ordine e riflessività nelle ultime generazioni.

Seda un lato assa assume percio un significato di una sorta di "astrazione eorica" che tenta di recuperare un ordine estremo e force imposibile, in altri artisti essa recupera la strumentazione mentale meta-rappresentativa dell'arte concetuale. Le ricerche "neogeometriche" hanno interssanti punti di coagulo nelle più importanti città artistiche del mundo, ma si puo affermare che le due realtà più forti sono quellaa ustriaca e quella americana, con  significative e come sempare anomale analogie nella situazione italiana.

Nato a Milano nel luglio 1929 e morto il 14 maggio 1983 a St Laurent du Var, vicino a Nizza, Giuseppe Guerreschi viene rappresentato alla Besana di Milano con una trentina di dipinti, alcuni deiquali relativi all'inizio del suo percorso, e altri, via via più numerosi, rivolti a documentare le fasi più recenti.

Dopo aver studiato con Aldo Carpi e Brera, Guerreschi nella seconda metà degli anni 50 attivamente partecipato a quel climat di fervore e di ricerca che, in modo particolare a Milano, alcuni giovani pittori figurativi hanno alimentaton e condotto per restituirci un'immagine dell'uomo più problematica e complessa, piuù aderente cioè alle molteplici articolazioni, spesso contradditorie, del reale e che la critica del tempo ha classificato sotto la voce schematica di "Realismo esistenziale".

Verso il 1960, Guerreschi entra in rapporto con il gruppo romano "il Pro e il Contro" e nel 1965 si trasferisce sulia Riviera ligure di Ponente, dove il suo lavoro si arricchisce ulteriormente di elementi nuovi al passato, mentre publico e privato si fondono in rappresentazioni sovente emblematiche.

Con originale sincretismo, Gurreschi mescola le indicazioni di gusto pop con altre altre di specie aspressionista, in un impasto vivace e sorprendente, arrivando quasi a presagire le ayuali poetiche delia "citazione" o a costeggiare un gusto neometafico e surreale, ma restando sempre estremamente personnal




Ugo Lo Russo. La Provincia. 18.12.1986